L’ultimo aggiornamento sulle condizioni di Papa Francesco ancora ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.
Dopo i recenti episodi di insufficienza respiratoria acuta, le condizioni di Papa Francesco, ancora ricoverato al Gemelli di Roma dallo scorso 14 febbraio 2025, restano sotto la lente di ingrandimento. Il Pontefice è ancora in prognosi riservata e sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva. La Stampa Vaticana ha fornito in questi minuti l’ultimo aggiornamento relativo alla notte trascorsa e alla mattina del 6 marzo 2025.

Come sta Papa Francesco
Ricoverato al Gemelli per una polmonite bilaterale dallo scorso 14 febbraio 2025, Papa Francesco sta proseguendo le cure del caso. In particolare, il Pontefice nelle scorse ore “è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria” come invece era accaduto alcuni giorni fa. Inoltre, durante la giornata di mercoledì 5 marzo “ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”. Notizia positiva riguarda il fatto che “ol Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona”.
Da sottolineare come nel corso della giornata il Papa abbia “partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative”. Inoltre Bergoglio ha pure telefonato a padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza, prima di riposarsi.
L’ultimo bollettino della mattina del 6 marzo 2025
I segnali positivi arrivati nella giornata di mercoledì sono stati successivamente confermati anche nel primissimo bollettino-aggiornamento della mattinata del 6 marzo 2025. “Per il Papa la notte è trascorsa tranquilla, sta ancora riposando”, hanno spiegato nel breve comunicato mattutino delle 8 dalla sala stampa vaticana. Le condizioni di Bergoglio restano quindi stazionarie con nessun peggioramento. La prognosi è ancora riservata.